ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

REGIONE E PROVINCIA ESEMPI DI INEFFICIENZA

22.08.2015 16:41

I Musei provinciali di Gorizia devono non solo restare a Gorizia – il che è lapalissiano – ma tutte le opere d’arte, le donazioni, i documenti che rappresentano non solo la storia ma l’identità che generazioni di goriziani hanno costruito in un millennio di storia devono tornare in proprietà del comune di Gorizia, che rappresenta i cittadini. Soprattutto devono essere gestite dal Comune di Gorizia, istituendo all’uopo una Fondazione cui partecipino tutti coloro ( Stato, ovviamente la Regione, che DEVE fare il suo dovere per Gorizia come lo fa per Udine Trieste e Pordenone) che vogliano contribuire allo sviluppo della città. Perché di questo noi di gopolis stiamo parlando, di turismo culturale ma soprattutto di economia, forse l’ultima ancora di salvezza della nostra povera città.

Intorno a questo argomento si sta facendo il vuoto. Il tema, evidentemente, non è gradito. Debora, Torrenti, Gherghetta, Moretti, Portelli, hanno già sepolto la sinistra goriziana, adusa al pianto greco e poco pratica di mondo: i suoi rappresentanti sono a farfalle. Sembrava fatta, come abbiamo già ampiamente riferito, con un bottino di tutto rilievo, senza colpo ferire. La garanzia di efficienza, per i Musei goriziani è soltanto regionale dicono Gherghetta, Morettti e Portelli. La Regione, che non riesce dopo un anno neppure a restituire a Gorizia il suo Auditorium e la Galleria Dora Bassi; la Provincia che continua a vantare eccezionali dati i su afflussi turistici che in realtà sono da commissariamento immediato (60 persone al giorno nella settimana di Ferragosto, ampio servizio su Rai3 FVG il 15 agosto) con Portelli che vanta centomila visitatori in cinque anni (un milione in 50?) Ma qualcuno si rende conto che sono barzellette?

Questo accade nell’anno in cui tutti i tromboni del FVG hanno intonato all’unisono il coro delrilancio del turismo di guerra, oops! scusate: di pace. Non ne sono capaci, non hanno idee, sono prigionieri delll’antiretorica. Sono cifre date in pasto al popolo bue da qualche interessato dirigente, provinciale e regionale, e che i nostri politici, assessori regionali e provinciali, esibiscono senza vergogna e – lo speriamo per loro - in malafede. Il Consorzio Gois, un oggetto non identificato ma che noi di gopolis vi riveliamo che sarebbe il braccio operativo del Fvg per Gorizia e il Collio. Esso Gois, giustamente è in ferie quando massimo è il flusso di turisti: dall’8 al 28 agosto. L’aggiornatissimo sito Gois riporta la sua ultima notizia al 22 maggio 2015: poi il sonno ha preso il sopravvento. Sui risultati di uno degli enti più inutili del Nordest qualcuno chiederà ragione nel prossimo consiglio provinciale. Per quanto riguarda il progetto Carso 2014, di cui sentiamo parlare in pratica da quando siamo nati riportiamo l’incipit di un articolo de Il Messaggero Veneto del 10 maggio 2015 :

“ SAGRADO. MANCA LA SEGNALETICA DI SICUREZZA E PARTE DELL’ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA: COSÌ, A DUE SETTIMANE DALLA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SERGIO MATTARELLA, ONORCADUTI FA CHIUDERE LE CANNONIERE DEL MONTE SAN MICHELE. “ Ottimo e abbondante, signor generale.
Questi sono gli enti che vogliono togliere a Gorizia la potestà della sua storia e della sua identità, oltre che della sua futura economia.