ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

SOLDATI - LA MOSTRA

quando la storia si racconta con le caserme

Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

30 ottobre – 28 febbraio 2016

 

Si intitola “Soldati. Quando la storia si racconta con le caserme” la mostra promossa e realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia insieme all’Associazione Culturale “Isonzo” – Gruppo di ricerca storica e con la collaborazione del Comune di Gorizia, che sarà inaugurata giovedì 29 ottobre alle 18 nella sala espositiva di via Carducci e sarà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2016. La rassegna ripercorre la storia di Gorizia evidenziando come, dagli inizi del Novecento fino al recente passato, la vita sociale, economica e urbanistica della città, in quanto territorio di confine, sia stata segnata da una consistente presenza militare, che è andata via via riducendosi con la caduta dei confini nazionali e con il rinnovamento concettuale dell'esercito, lasciando ancora oggi tracce tangibili: le strutture militari dismesse presenti sul territorio.

La mostra si avvale di un comitato scientifico composto da Simonetta Brazza, Sergio Chersovani, Martina Franco, Antonella Gallarotti, Mariateresa Grusovin, Bruno Pascoli, Elena Vidoz. È corredata da un catalogo edito da Edicom di Monfalcone, con testi di Sergio Chersovani e Bruno Pascoli, coordinamento editoriale di Roberto Collini e coordinamento organizzativo a cura di Elena Vidoz e Martina Franco.bFotografie per lo più inedite, messe a disposizione dall’Associazione “Isonzo”, dal Comune di Gorizia, da altri prestatori e in parte selezionate dalle collezioni della Fondazione, compongono il percorso espositivo, che prende avvio da un censimento delle principali caserme di Gorizia e approfondisce la storia dei siti militari cittadini maggiormente significativi, sottolineando i cambiamenti nella denominazione e nelle funzioni che tali luoghi hanno subito nel corso dei decenni.

Alla “libera uscita” e alla vita dei soldati in città è dedicata un’apposita sezione della rassegna, con fotografie riprese nei luoghi di ritrovo e socializzazione più frequentati; mentre la storia di Gorizia a inizio Novecento e tra le due guerre è tratteggiata attraverso le immagini delle visite dei regnanti austriaci e dei membri della casa Savoia, delle cerimonie civili e militari svoltesi in quegli anni e con particolare attenzione allo sviluppo del "turismo della memoria" sui campi di battaglia della Grande Guerra.

"Il valzer delle bandiere" e “La soglia di Gorizia” sono i titoli delle due sezioni successive, che si concentrano sugli anni tra la fine del 1943 ed il 1949. Le Casermette, il Villaggio dell’Esule nella zona di Campagnuzza, i grandi monumenti edificati negli anni '60, le vicende del confine "provvisorio" con la Jugoslavia si sviluppano nella parte finale della rassegna, che conclude l’approfondimento storico con le grandi cerimonie militari di fine Novecento e inizi anni Duemila. Riporta all’attualità e ai temi della militarizzazione e dismissione dei siti militari in Friuli Venezia Giulia la parte finale della mostra, a cura di Corde - Architetti Associati di Venezia, dedicata al progetto “Un Paese di primule e caserme”. Con più di 400 siti militari dismessi, quasi uno ogni 15 chilometri, il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni più militarizzate d'Europa: partendo da questo dato è stata effettuata la mappatura di quasi 250 siti, studiando, per alcuni di essi, possibili soluzioni di recupero e analizzando i risvolti umani della militarizzazione, argomento su cui si basa il film “Un Paese di primule e caserme”, presentato in mostra attraverso un teaser. 

“Questa mostra trova continuità con le precedenti rassegne realizzate dalla Fondazione” – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Gianluigi Chiozza – “in particolare con “Oltre lo sguardo”, svoltasi tra il 2014 e il 2015. L’argomento al centro della mostra, quello della considerevole presenza militare che ha caratterizzato Gorizia nel corso del Novecento, costituisce un aspetto peculiare di cui crediamo valga la pena conservare il ricordo, per riscoprire e valorizzare l’identità delle nostre terre di confine”.

SOLDATI

Quando la storia si racconta con le caserme

30 ottobre 2015 - 28 febbraio 2016

Ingresso gratuito

Orari

sabato 15.30-19

domenica 10-13, 15.30-19

Visite guidate

sabato e domenica alle 17, a partire da sabato 7 novembre 2015

Aperture straordinarie

venerdì 30 ottobre    15.30-19

mercoledì 4 novembre    10-13, 15.30-19

martedì 8 dicembre    10-13, 15.30-19

sabato 26 dicembre    10-13, 15.30-19

mercoledì 6 gennaio    2016 10-13, 15.30-19

Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio 2016.

 

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