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Anton Zoran Mušič ( Bukovica 1909 - Venezia 2005 ), pittore e incisore, appartiene alla vasta comunità slovena di Gorizia. Tra il 1930 e il 1935 frequenta l’Accademia di Belle Arti a Zagabria. Sempre nel 1935, conclusi gli studi, soggiorna a Madrid e a Toledo, l’anno seguente risiede in Dalmazia. Nel 1942, assieme a Avgust Černigoj, esegue un grande affresco nella chiesa parrocchiale di Drežnica, nelle vicinanze di Kobarid.
Dipinge anche le tavole della Via Crucis per la chiesa di San Giorgio di Gradno, paese del Collio (Goriska Brda). Verso la fine del 1943 compera una casa a Venezia e vi si stabilisce. Sospettato di attività sovversive contro il regime fascista e gli occupatori tedeschi nel 1944 è arrestato e subito dopo deportato a Dachau dalle SS. Nel giugno del 1945 è libero, anche se molto provato sia nel fisico che nel morale. Torna a Venezia (dopo aver soggiornato a Ljublijana e Gorizia), dove dipinge i primi Cavallini,che diventano subito il soggetto tipico di tutta sua produzione di quegli anni. Nel 1950 vince il premio per la pittura alla Biennale di Venezia dove sarà nuovamente presente alle edizioni del 1956 e del 1960. Fra il 1953 e il 1954 il pittore acquisterà una casa anche a Parigi alternando così i soggiorni di vita e di lavoro con Venezia. E’ riconosciuto dalla critica francese come esponente di spicco della nuova Scuola di Parigi. L’elegante e raffinata pittura di Zoran Mušič è stata onorata in numerosissime esposizioni internazionali, e tutt'oggi le sue opere sono conservate nei più importanti musei del mondo, principalmente in Italia, Slovenia, Francia, Germania e Stati Uniti. La Francia gli rende omaggio al Grand Palais di Parigi . E’ la più grande e completa mostra antologica di Mušič ed è curata da Jean Clair, critico d’arte e direttore del Museo Picasso di Parigi. Dal ottobre del 2003 al maggio del 2004 le sale di Palazzo Attems, sede dei Musei Provinciali di Gorizia, hanno ospitato le opere più recenti, fino agli ultimi grandi disegni dell’illustre concittadino eseguiti nel 2001. Anton Zoran Mušič, presente all’inaugurazione, felice e commosso di essere ritornato nella sua città natale, ha festeggiato il 95mo compleanno proprio durante la mostra. E’ stato anche un importante grafico tanto che i suoi lavori hanno contribuito notevolmente all’affermazione e alla qualificazione di quella grande scuola calcografica che caratterizza la storia dell’arte di quasi tutti i Paesi slavi e in particolare proprio della Slovenia, ormai nota in tutto il Mondo per la Scuola di Ljublijana. Un’ampia selezione delle opere grafiche di Mušič è conservata nel Castello di Medana, qualche chilometro dal centro di Cormons, fra le colline della Goriska Brda.
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