ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

PROVINCIA, UN TESTAMENTO PER NUOCERE A GORIZIA E AUTOREVOLI PERPLESSITA' SUL DESTINO DEI MUSEI

03.09.2015 13:34

Che l’idea di consegnare proprietà, chiavi e gestione dei Musei provinciali di Gorizia alla Regione fosse dissennata – e anche peggio - noi di gopolis lo stiamo dicendo da qualche mese, confortati ultimamente da numerose e importanti condivisioni. Ora contro questa folle idea dell'allegra Provincia kamikaze arriva un parere molto autorevole, quella dell’Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia istituito dalla stessa Regione, con sede a Villa Manin di Passariano, Codroipo, espresso durante un’audizione davanti ai membri della V Commissione permanente in merito al disegno di legge n. 109 che tratta delle Norme regionali in materia di beni culturali. Infatti, dopo un’analisi del testo di legge l’Istituto regionale per il Patrimonio esprime forte preoccupazione per la riforma amministrativa espressa dai musei di diretta proprietà o gestione delle Province di Gorizia e Pordenone: Musei provinciali di Gorizia, Galleria d’arte Spazzapan di Gradisca d’Isonzo.” 

Turismo culturale? Il vero problema goriziano è quello di mettere in rete e di creare non facili sinergie tra le varie istituzioni espositive, documentarie e museali che insistono sul territorio dell’ex capoluogo della Provincia isontina. I Musei provinciali, appunto, il Comune con la Sinagoga e con il Castello, oltre che con i suoi fondi documentari e le sue collezioni d’arte, la Fondazione Coronini Cronberg, che non è un club privato ma un istituzione pubblica, l’Arcidiocesi di Gorizia che non può più fare orecchie da mercante sul nostro richiamo a realizzare finalmente il sogno di padre Bommarco, dando il via a quel Museo diocesano per il quale sono già stati spesi oltre tre milioni di euro dei cittadini italiani.

Il documento intero lo trovate qui sotto.