ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

REGIONE FVG: TROPPE OCCASIONI MANCATE

19.03.2019 16:56


Il Corriere della Sera, con un bell’articolo di Paolo Mieli, dedica all'Impresa di Fiume due pagine, riassumendo il senso di un libro scritto da Giordano Bruno Guerri: l’impresa fiumana fu strepitosamente interessante dal punto di vista culturale e la Carta del Quarnaro è in tutti i sensi "rivoluzionaria": valeva la pena di una riflessione che poteva partire dalla nostra regione.

Pochi giorni fa avevamo puntualizzato l’assurdità della decisione regionale di dedicare il 2019 del Friuli Venezia Giulia a Leonardo Da Vinci, con tanto di lauti finanziamenti. Avevamo suggerito quindi di dedicare un interesse molto più contestualizzato nel ricordare l’Impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio e dei suoi legionari, che proprio dalla “nostra” Ronchi partirono.

Celebrare il più grande genio della storia è giusto, ma è un compito che sarebbe spettata ai nostri ministri e ministeri della cultura, che invece hanno toppato miseramente, lasciando alla Francia il prestigio e l’enorme richiamo turistico dell’incombenza: soltanto la regione della Loira, luogo in cui il genio toscano trascorse gli ultimi anni della sua vita gli dedica almeno 500 (cinquecento!) eventi.

L’assessorato regionale, nella persona della milanese Tiziana Gibelli ci vuole mettere una toppa, sfruttando quella fugace e mai acclarata apparizione di Leonardo a Gradisca d’Isonzo, che è un po' come la leggenda di Dante a Duino o a Gorizia. Ma nei misteriosissimi e meandri culturali della nostra Regione, proprio il progetto gradiscano ha mancato l’obiettivo. Un dispetto? Un complotto? Ma ecco che l’assessora, rimette in campo la ridente cittadina isontina con un geniale surplus di elargizioni.

Confusione, dilettantismo per dei signori che semplicemente non conoscono le caratteristiche del Fvg. Il precedessore della Gibelli, Torrenti riuscì a mancare 4 – quattro! – anni di ricorrenze della Prima Guerra Mondiale, commemorazioni in cui il FVG avrebbe potuto essere una delle punte di diamante in Europa e quindi nel mondo. Torrenti si impegnò a fondo, invece, nel creare l'Erpac, ente inutilissimo, che mette insieme capre e cavoli al solo scopo di togliere a Gorizia i Musei provinciali, aiutato dal presidente della provincia Gherghetta che consegnando la proprietà degli stessi anche a Monfalcone, sancì di fatto un’infinita contesa tra le due città, anche in campo culturale.

Antonio Devetag