ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

MUSEI PROVINCIALI: OBIZZI RISPONDE A ZANELLA

05.08.2015 22:11

“Devo riconoscere che l’intervento del consigliere provinciale Zanella (capogruppo PD e quindi portavoce anche dei consiglieri goriziani che fanno parte dello stesso partito nell’assemblea provinciale) è molto pacato e diretto – almeno ad una sommaria lettura -a cercare di smorzare le polemiche sorte in questo periodo in merito alla destinazione e gestione dei musei ed archivi provinciali.

Il capogruppo PD sviluppa un ragionamento costruttivo, volto a valorizzare il patrimonio artistico e storico della Provincia, proponendo sinergie con territori limitrofi e collaborazioni con altre realtà. Tutto molto bello, anche troppo.

La realtà è che la linea politica provinciale di questi ultimi anni è stata ben diversa: il territorio non è mai stato tutelato e valorizzato nel suo insieme ma si è sempre cercato di premiare e supportare determinate aree geografiche o singole realtà. L’attenzione rivolta nei confronti del capoluogo (e del suo Sindaco) è quasi sempre stata connotata da critiche e da rimproveri, anche da parte di consiglieri provinciali di Gorizia neppure facenti parte della maggioranza, e spesso è scivolata in atti di derisione e scherno riguardo il “sistema Gorizia” (da ultimo lo stesso assessore Portelli in un articolo apparso alcuni giorni fa) e le iniziative transfrontaliere (il Gect).

In questo clima di forte avversione nei confronti del capoluogo ed in mancanza di una linea politica costruttiva, risulta difficile ritenere che il piano di subentro – che verrà varato dalla maggioranza in consiglio provinciale – possa contenere “una visione unitaria su un patrimonio così importante” o far “ottenere il meglio per un territorio come l’Isontino” (parole di Zanella).

Il messaggio di Zanella è, tra le righe, purtroppo molto chiaro: noi comandiamo ed abbiamo deciso che il patrimonio artistico e culturale verrà assorbito dalla Regione (sulla cui capacità di gestire e valorizzare i patrimoni artistici e culturali ci sarebbe parecchio da dire…) e la Provincia deciderà modi e tempi di subentro. Punto. Altre possibilità non ci sono.

Ma per quali ragioni tale scelta? Perché non è possibile coinvolgere il Comune per verificare e valutare assieme qual è il miglior percorso?

A me sembra che la Provincia voglia fare testamento: tra un anno cesso di esistere e decido io (Gherghetta, ndr) a chi e come lasciare i miei beni. Quanto a testamenti, rilevo che per nostra fortuna il conte Coronini ha avuto l’intelligenza e la nobiltà di spirito di lasciare il suo patrimonio ad una fondazione e non certo alla Regione o alla Provincia.”

Dario Obizzi – consigliere provinciale FI