ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

MUSEI PROVINCIALI. NO A COMPROMESSI

30.08.2015 16:11

Facciamo bene attenzione. Defunta la Provincia in nome del pateracchio delle Uti, i Musei provinciali dovranno restare di proprietà dei cittadini goriziani e di chi li rappresenta, ovvero il Comune di Gorizia. La gestione, pure e c’è un motivo: essi rappresentano, come vedrete anche nei due video autoprodotti da gopolis ( in COPERTINA) non solo la storia e il notevolissimo prestigio di una città, ma anche il motore principale del futuro assetto di un rilancio economico basato anche ( e non solo, ovviamente) sul turismo culturale, argomento sul quale si veleggia a vista, ma finora nessuno ha di fatto spiegato come di può imbastire un discorso convincente di sviluppo a breve, medio e lungo termine. Una questione di diritto e molto concreta, quindi. Diritto di una comunità all'autogestione dei propri beni, diritto di individuare le forme migliori per il proprio sviluppo, in rapporto costruttivo ma paritario e senza imposizioni, con il resto del territorio regionale e delle regioni contermini. La posta è alta, ne va del futuro della città.

Dunque si parla di una Fondazione, formata dal Comune di Gorizia, dalla Regione Fvg ( che non farebbe altro che cambiare indirizzo ai finanziamenti che ora devolve alla Provincia, come fa per Udine, Trieste e pure Pordenone), la Fondazione Carigo se lo riterrà opportuno, la Biblioteca Statale Isontina, la Camera di commercio di Gorizia che finalmente, e sarebbe sempre troppo tardi potrebbe investire cifre interessanti allo sviluppo della cultura e del turismo a Gorizia. Privati? Magari. Suggeriamo anche di pensare a iniziative di crowfounding, ovvero di raccolta fondi via Internet: si può fare. L’Uti? Ben venga, nulla in contrario a coinvolgere alcuni comuni dell’ex provincia di Gorizia nella gestione (non nella proprietà) del nostro patrimonio.
Ma il discorso della “forma” gestionale sta a monte e non a valle: rifiutiamo disoccupati in cerca di stipendio che con la qualifica di manager che la Regione (con la Provincia, of course) vorrebbe sbolognarci. La storia è vecchia e risaputa: imporrebbero forme velate di devolution a favore di Trieste o Villa Manin di Passariano: con cui si deve collaborare, ovviamente, ma in un contesto di assoluta pari dignità. Sarà necessario unificare le raccolte pittoriche dei Musei provinciali, della Fondazione Carigo e della Fondazione Coronini Cronberg, del Comune di Goriziae, delle altre istituzioni goriziane in un unico catalogo per avere plasticamente l’idea del grande valore del patrimonio goriziano..
ANTONIO DEVETAG