ORGOGLIO GORIZIANO, QUATTRO INCONTRI IN SALA DORA BASSI

CI PRENDONO PER I FONDELLI

05.09.2015 11:43

Gorizia si sta involvendo in una vortice di banalità, a cui molti partecipano come a una festa querula, gracchiante e stonata: leggermente funerea.  Non parliamo soltanto del vaniloquio proprio dei capataz dell’ex- provincia di Gorizia, di quel commercio offensivo con il quale Gherghetta e Portelli avrebbero  consegnato  nelle mani di Mamma Regione,  i Musei provinciali e l’anima stessa di Gorizia.
Penose le giustificazioni, che dovrebbero far riflettere sulla qualità della nostra classe politica. Interessanti  le interviste de Il Piccolo, che rivelano alla Casa Madre, ovvero a Trieste, l’inconsistenza del Pensiero Goriziano, fornendo nuove carte a Debora Serracchiani (cosa volete fare da grandi?) per il suo progetto di sbocconcellare una città che balbetta sul  futuro. Penose le scuse di Portelli, reiterate e sottoscritte dall’ensemble monfalconese , come se la questione goriziana  fosse “tecnica, burocratica, gestionale” mentre è storica, culturale, turistica quindi economica.
 Speriamo, e l’abbiamo già affermato,  che la questione non si riduca a carriere e carrierine da proteggere, a disoccupati da sistemare, oppure alla decerebrata volontà di sottrarre elementi culturali  alle forze politiche che dominano a Gorizia, in modo da ben figurare a Trieste.  
Un esempio del delirio in cui stiamo precipitando?  Il problema del teatro Verdi sollecitato da interessi di parte; Romoli fa meno paura ad alcuni di Debora e Torrenti:  non si sussurra neppure sul fatto che la regione non parla, non discuta non informi sull’Auditorium della cultura Goriziana e la galleria Dora Bassi , desolantemente chiusi. Ma vedrete che presto arriverà l’annuncio, urbi et orbi. E ce ne prendiamo una piccola parte di merito.
Dunque ricapitolando: la moritura Provincia:
1)    Esclude proditoramente il Comune di Gorizia dalla linea testamentaria per quanto riguarda beni immobili e mobili  dei Musei provinciali. Motivo, fittizio, non provato e puramente "politico": incapacità gestionale
2)    Forse è vero che Gherghetta e Portelli  hanno acquistato i Musei provinciali di Gorizia e li regalano a Gianni Torrenti, assessore regionale del Fvg: senza uno straccio di ragionamento che si basi su quanto Torrenti stesso afferma nel suo progetto di legge , che vale evidentemente soltanto per la sua Trieste e  per Udine e non per la negletta Gorizia- vedi in merito www.gopolis.it pagina PRIMA . Nessun progetto, nessun ragionamento. Un regalo. Come si fa  agli amici e ai compagnuzzi.
3)    Chissà perché questo raggiro viene sostenuto da quei dati di affluenza già ampiamente ridicolizzati per ogni dove che si riferiscono all’afflusso di 227 persone in tre giorni nel week end di Ferragosto: da questo evidente delirio nasce il comico “turismo culturale”, da affidare a un manager, che - gopolis lo sa - sta tornando dalle vacanze.
4) Ma no: evidentemente stanno mentendo: cercano di far apparire i musei provinciali più attrattivi di quello che sono in realtà per convincere Torrenti ad appoggiare il loro piano: lasciamo tutto alla regione: Gorizia è fregata per cent’anni almeno, il personale integrato in Regione voterà per loro; la regione in un boccone solo si farà finalmente il suo patrimonio artistico, storico documentario. E Gorizia e i goriziani? Guardate Albertone nostro. E digitate Copertina, nei video e nella sintetica galleria fotografica , vedrete quali sono i tesori di proprietà dei cittadini goriziani. Ve lo diciamo solo noi di gopolis.
GOPOLIS